Monitoraggio ambientale: che cos’è e come funziona
L’ambiente è una risorsa preziosa che dovrebbe essere sempre rispettata, specialmente se la sua salute viene messa a dura prova dall’ambiente lavorativo nel quale si opera.
Per tutelarne la salubrità e verificare i livelli di inquinamento atmosferico sono necessari strumenti e procedure specifiche: questo insieme di processi è il monitoraggio ambientale.
Il monitoraggio ambientale è una vera e propria disciplina nata negli anni Novanta, che negli ultimi tempi è stata riconosciuta dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, EEA, a causa dei cambiamenti climatici degli ultimi decenni.
La valutazione di impatto ambientale
L’Agenzia Europea dell’Ambiente ha messo a punto delle metodologie strumentali che monitorano progressivamente l’impatto ambientale di vari progetti prima che siano messi in pratica, istituendo un protocollo chiamato VIA, Valutazione Impatto Ambientale.
L’obiettivo principale del progetto è intervenire in modo tempestivo in caso di fattori di rischio per l’ambiente. Una sottocategoria del monitoraggio ambientale è rappresentata dal micro-monitoraggio ambientale.
Questa sotto-disciplina consente di valutare due parametri di fondamentale importanza:
- La contaminazione ambientale aerodispersa;
- La contaminazione superficiale.
La contaminazione ambientale aerodispersa stima la qualità dell’aria in uno specifico ambiente, mentre la contaminazione superficiale permette un’attenta valutazione delle modalità di pulizia e di sanificazione utilizzate.
Entrambe le procedure seguono precisi dati ottenuti dalla loro rilevazione statistica, che assicura la valutazione della conformità degli standard ambientali in funzione dei parametri considerati nella norma. L’avanzamento tecnologico ha permesso, nel corso degli anni, di ammodernare e aggiornare le strumentazioni create a questo scopo, permettendo l’utilizzo di dispositivi sempre più all’avanguardia che fanno dell’accuratezza la loro caratteristica più rilevante.
Il monitoraggio ambientale nelle aziende
Il monitoraggio ambientale in azienda è ormai una necessità, come dimostra il l tentativo di moltissime PMI di adeguarsi ai nuovi standard sanciti dai parametri ESG (Environmental, Social, Governance), che delineano le direttive ambientali da rispettare durante i processi di produzione.
Nelle aziende le misure di contenimento per la salvaguardia dell’ambiente hanno lo scopo di valutare la qualità dell’aria e di ridurre al minimo i rischi derivanti dall’esposizione ad agenti biologici, che possono infettare i lavoratori provocando infezioni, intossicazioni o allergie.I rischi ci sono non soltanto per luoghi di lavoro sanitari e medici, come laboratori, studi clinici, ambienti ospedalieri, ma anche in ambienti non a stretto contatto con prodotti inquinanti, come scuole, teatri, musei, mezzi di trasporto, uffici o centri sportivi.
Il monitoraggio dell’inquinamento acustico ed elettromagnetico
Il monitoraggio microbiologico ambientale prevede la sanificazione degli ambienti, mentre alcune speciali tipologie di inquinamento ambientale si misurano con specifiche apparecchiature.Ad esempio, l’inquinamento acustico si rileva con un fonometro professionale, che trasforma i segnali acustici in valori che descrivono la pressione sonora.
Oltre al fonometro, esistono speciali strumenti per valutare anche le vibrazioni meccaniche, così come i dispositivi atti a rilevare l’inquinamento elettromagnetico.
Gli strumenti digitali per valutare l’inquinamento ambientale in azienda
I classici sistemi di monitoraggio ambientali analogici, tuttavia, dovrebbero essere affiancati da moderne piattaforme digitali che consentono il rapido confronto con gli standard da rispettare e gli obiettivi stabiliti dai rating ESG.
Ad oggi, gli strumenti digitali sono molteplici e variegati, suddivisi per area di applicazione, tipologia di prodotto e metodo di campionamento. Ad esempio, tra quelli più usati vi sono sensori, monitor e software specifici indirizzati verso la rilevazione dell’inquinamento acustico, dell’aria, del suolo, dell’acqua, biologico o elettromagnetico.
Un esempio classico di tali dispositivi è il sensore loT, dispositivo in grado di operare in qualsivoglia settore ambientale senza particolari problemi di dimensioni, spazio, costi o manutenzione, il che ne ha conferito l’estrema versatilità e affidabilità di cui gode oggi.
Nexus e le tecnologie sostenibili per ridurre l’impatto ambientale
Il monitoraggio ambientale è una disciplina che continua ad accrescere la sua importanza: fare di tutto per effettuarlo nel migliore dei modi significa tenere in alta considerazione l’ambiente e contribuire a renderlo più sano e vivibile.
Sin dai suoi esordi, Nexus si è sempre cimentata nel creare soluzioni che offrano la massima sicurezza e performatività senza rinunciare alla sostenibilità, per un ambiente più sicuro, con un’attenzione particolare alle tecnologie IoT (Internet of Things) per le aziende e i privati.
Tra le diverse soluzioni per il monitoraggio ambientale Nexus ha ideato Detector, un sensore che controlla la qualità dell’aria e la presenza di sostanze inquinanti in aree vaste. Si tratta di un dispositivo di ultima generazione che può rendere facili questi compiti, ed è stato fabbricato con materiali interamente riciclabili e a basso impatto ambientale.